bd68b85f8e9a22d8bfcb6c1c4708c16c4fa3055a

© 2019. Sorrento Boxing CLub - C.F e P.IVA 08998021219

Apriamo il match: IL JAB

2021-03-18 09:27

Array() no author 82657

TECNICA, sorrentoboxing, boxe, sorrento, muay thai, mma, canelo alvarez, callum smith, george st. pierre, samart, ali, muhammad ali, jab,

Apriamo il match: IL JAB

Apriamo il match: il JAB

Praticanti di Boxe, Muay Thai ed MMA: parliamo del JAB!

Il primo pugno che si impara a tirare quando si entra in palestra, il pugno in apparenza più semplice ma forse il più complesso.

Prima di entrare in tecnicismi, dobbiamo capire l'utilità di questo colpo.

Un buon jab permette di avviare un'azione d'attacco, di stoppare l'avanzata dell'avversario, di comandare psicologicamente il match.
E' difficile combattere contro un buon jab, potrà confermarvelo ogni pugile di qualsiasi livello.
Le qualità fondamentali da sviluppare sono la rapidità (attenzione, non la velocità), la gestione della distanza e la scelta di tempo.

Benché diversi nell'impostazione della guardia e nella posizione dei piedi, i tre sport da combattimento principali hanno un modo di portare il jab abbastanza simile. 
Esso non è un colpo in cui il peso viene caricato eccessivamente in avanti, non esaspera la torsione del busto né la rotazione del piede a terra. 
Il jab piuttosto è il colpo che dimostra personalità: con esso si può prendere il centro del ring e provare a mandare in confusione il proprio antagonista per poi colpirlo con colpi diversi.

E' vero che un allungo maggiore (l'allungo è la misura presa ad un pugile da mano a mano in posizione a braccia larghe, a T) porta molto vantaggio nell'utilizzo di questo colpo, ma la rapidità di esecuzione e la scelta di tempo possono sopperire ad un allungo inferiore.
Ad esempio, Saul "Canelo" Alvarez alto 175cm, nel suo match contro Callum Smith alto 191cm, è riuscito a dominare l'incontro dall'inizio alla fine grazie ad un uso intelligente e chirurgico del suo jab proprio in un match in cui sembrava che dovesse essere l'avversario a tenere la distanza lunga col maggior allungo.
https://www.youtube.com/watch?v=Ev2k8kucKTk

Certo, stiamo parlando di uno dei migliori pugili della storia, ma l'avversario non era di certo uno sprovveduto.

Vi allego anche un video di uno dei migliori nak muay (combattente di muay thai) della storia, ovvero Samart Payakaroon. Il suo jab fantastico gli permetteva di essere elusivo, interrompere l'azione dell'avversario ed aprire a tutto il suo arsenale di colpi.
https://www.youtube.com/watch?v=ZN_RwV91Ig4

E terminiamo la carrellata di video con uno dei migliori fighter di MMA, il canadese George St.Pierre. Uno dei migliori campioni che l'UFC abbia avuto aveva un uso chirurgico del jab, variava moltissimo il suo stile e metteva in seria difficoltà gli avversari.
Una volta con una finta di corpo, una volta intercettando il colpo avversario, una volta con un passo in avanzata. Insomma, George St.Pierre grazie all'utilizzo del jab metteva i suoi avversari su un piano psicologico di sofferenza, per poi inserire le altre tecniche che possedeva.
https://www.youtube.com/watch?v=-wM5rUL8A0s

Si dice che Mohammed Ali, al termine di ogni suo allenamento, rimanesse dieci minuti a colpire il sacco solo col jab: una volta in avanzata, una volta in controtempo, una volta con una mezza schivata. Non sappiamo se questo aneddoto sia vero, fatto sta che se pensiamo al miglior jab della storia del ring non possiamo non avere una delle tante foto di Ali in mente.

E tu? Ti piace utilizzare il jab nei tuoi allenamenti o preferisci accorciare la distanza?


Angelo Veniero


© 2019. Sorrento Boxing CLub - C.F e P.IVA 08998021219