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Gli effetti del Covid sullo sport

2021-04-01 15:03

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Gli effetti del Covid sullo sport

E' passato più di un anno, sembra un'eternità. Le nostre routine quotidiane sono completamente alterate dalle misure sanitarie emergenziali che abbiamo adottato, o meglio che ci hanno costretto ad adottare.



I più fortunati di noi hanno avuto la possibilità di trasferire a casa il proprio lavoro con lo smart working, gli altri sono divisi fra chi si è risvegliato disoccupato e fra chi sta provando a tenere in piedi la propria partita iva nelle difficoltà più estreme.



E poi ci sono gli operatori sanitari, travolti dallo tsunami Covid e costretti a lavorare in condizioni difficilissime a ritmi spesso insostenibili.


Insomma, sappiamo tutti che è un periodo difficile e ignoriamo quando ne usciremo, ma proviamo tutti fortemente a mantenere una lucidità psicofisica che ci consenta di alzarci la mattina con uno stimolo e che ci dia una motivazione nell'affrontare la giornata con energia.




Fra le misure adottate dal nostro governo è ancora in atto la chiusura totale del comparto SPORT: da marzo 2020 a marzo 2021 le attività sportive hanno avuto il via libera ad operare (con le dovute limitazioni) solo per quattro mesi completi (da giugno a settembre), eccezion fatta per gli agonisti.



Questa questione degli "agonisti" (volutamente tra virgolette) la affronteremo in un prossimo articolo, perché è interessante approfondire la cosa ma troppo lungo da fare ora.




Stop allo sport, dicevamo. Ma perché? I dati che riusciamo a recuperare in rete sono pochi, ma qualcosa c'è.



In primis, troviamo uno studio di UK-Active (associazione britannica senza scopo di lucro operante nel settore sportivo) che mostra un contagio ogni 500.000 ingressi in strutture sportive nella fase di riapertura estiva. 



Guardando al nostro paese, non troviamo dati ufficiali, ma una dichiarazione del precedente ministro dello Sport Vincenzo Spadafora datata 20 ottobre 2020 che commentava così una serie di controlli a tappeto da parte dei Nas nelle palestre e nei centri sportivi in tutta italia:


Se i dati sull'aumento del contagio da Covid avessero evidenziato una responsabilità delle palestre sarei stato il primo a chiederne la chiusura. Ma così non è. Nessuna segnalazione, al momento, evidenzia focolai in tali strutture e non mi andava che fosse lo sport a pagare questo momento di criticità 

ed ancora


Questo mondo si è attrezzato ed ha investito soldi per riaprire, non bisogna penalizzarlo: non esistono evidenze scientifiche di contagi all'interno delle palestre *fonte Repubblica.it

Direi che è lecito, per gli appassionati di sport e per i loro operatori, avere quantomeno dei dubbi.

Anche perché la mancanza di attività crea problemi agli individui, oltre che nella sfera sociale, soprattutto nella sfera fisica.
Problemi come aumento di peso, riduzione della forza, abbassamento della capacità polmonare si mischiano ad ansia,  insonnia e stress.
Inoltre alcune patologie potrebbero cronicizzarsi, come ipertensione e diabete.

Che fare?

Alcuni si sono ingegnati con le lezioni on-line, metodo utile sia per gli utenti che per le palestre per monetizzare un po'.
Allenarsi a casa non sarà il massimo, ma è sicuramente meglio di niente.

Un'altra soluzione, che potrebbe essere ideale visto il miglioramento del clima primaverile, è andare a correre in strada. Questa attività potrà aiutarvi nel mantenimento (o nella perdita) del peso corporeo, nello scaricare lo stress, nel respirare aria buona. Non sarete obbligati ad indossare la mascherina ma solo ad averla con voi nel caso vi troviate in un possibile assembramento.
E se avete bisogno di un consiglio per INIZIARE a correre, eccovi serviti:
 - assicuratevi di avere delle scarpe da ginnastica adatte
 - iniziate con una passeggiata a passo veloce per 5'
 - aumentate il passo, con una corsettina leggera, per 1', recuperando poi con 2' di passo svelto
 - ripetete queste variazioni di velocità per una durata accettabile, ovvero almeno 20'
Quando questa modalità vi sembrerà facile, potete lavorare cambiando i parametri di corsa e passo leggero. Diminuire il recupero di passo, aumentare la velocità della corsa, aumentare la durata della corsa, e così via. 
Lavorando con le variazioni, su un modello che ricalca l'allenamento degli atleti, potrete iniziare a correre senza troppi sforzi. 

In conclusione, nonostante le evidenze scientifiche dimostrino come l'attività fisica sia la via per migliorare il sistema immunitario e prevenire l'insorgere di malattie e patologie che graverebbero sul sistema sanitario nazionale, il nostro governo continua nella reiterata chiusura del settore sport lanciando un messaggio terribile quanto disastroso, ovvero che dello sport si può fare a meno. 
Consentiteci di dissentire!





Angelo Veniero


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